sì all’anticipo pensionistico per il lavoratore invalido che sta percependo la disoccupazione
per i giudici non ci sono dubbi sul rapporto fra l’‘APE sociale’, prevista in favore degli invalidi in misura superiore al 74 per cento, e la ‘NASPI’

Via libera all’anticipo pensionistico per il lavoratore invalido, anche se quest’ultimo sta percependo l’indennità mensile di disoccupazione. Questo il paletto fissato dai giudici (sentenza del 16 ottobre 2024 della Corte d’appello di Milano), chiamati a prendere posizione in merito alle lamentele avanzate da un uomo nei confronti dell’INPS e relative al mancato ottenimento dell’‘APE sociale’. I giudici chiariscono che il lavoratore invalido ha diritto all’‘APE sociale’ anche prima del termine della ‘NASPI’, se, ovviamente, sono maturati i requisiti. Illegittima, quindi, l’ottica adottata dall’INPS, che aveva negato al lavoratore l’accesso all’anticipo pensionistico in quanto ritenuto non compatibile con l’indennità di disoccupazione che egli stava percependo in quel momento. Su tale fronte i giudici ribattono all’istituto previdenziale, precisando che l’incompatibilità tra le due prestazioni, come stabilita dalla normativa del 2016, non sussiste nel caso di accertata riduzione della capacità lavorativa in misura superiore o uguale al 74 per cento. Di conseguenza, al maturare dei requisiti per l’accesso all’‘APE sociale’, il lavoratore dovrà vedersi erogata l’‘APE’ in sostituzione della ‘NASPI’ e non sarà obbligato ad attendere il momento della cessazione dell’indennità di disoccupazione. Per i giudici, quindi, non ci sono dubbi sul rapporto fra l’‘APE sociale’, prevista in favore degli invalidi in misura superiore al 74 per cento, e la ‘NASPI’. In sostanza, pacifica l’incompatibilità delle due indennità, il dettato normativo condiziona l’erogazione dell’‘APE sociale’ all’esaurimento dell’indennità di disoccupazione, ma non nell’ipotesi – che ricorre nella vicenda presa in esame – relativa all’‘APE’ riconosciuta all’invalido civile.