Lavoratori dipendenti e autonomi: cosa cambia con il Decreto IRPEF – IRES?
A seguito dell’approvazione del Decreto IRPEF-IRES, molte sono le misure che interessano i redditi di lavoro dipendente e autonomo.
Il Decreto IRPEF-IRES ha introdotto modifiche che influenzeranno i redditi di lavoro dipendente a partire dal 1° gennaio 2025. In particolare, l'articolo 3 di questo decreto apporta cambiamenti all'art. 10 e all'art. 51 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR). Una delle novità riguarda l'esclusione dalla formazione del reddito di lavoro dipendente dei contributi versati per l'assistenza sanitaria ai Fondi integrativi del Servizio Sanitario Nazionale. Questi contributi, precedentemente deducibili fino a un massimo di 3.615,20 euro, devono ora essere destinati a Fondi iscritti all'Anagrafe dei fondi sanitari integrativi e basati sui principi di mutualità e solidarietà.
Inoltre, il decreto modifica l'art. 51 TUIR per quanto riguarda i beni o servizi ceduti ai dipendenti, stabilendo che il loro valore, in mancanza di un prezzo di mercato adeguato, sarà determinato in base al costo sostenuto dal datore di lavoro.
Inoltre, viene aggiornato il limite di non imponibilità, passando da "lire 500.000" a "euro 258,23". Anche le spese di trasferta nel territorio comunale vedono delle modifiche, con la semplificazione delle procedure di documentazione richiesta per i rimborsi delle spese di trasporto sostenute.
Per quanto riguarda il lavoro autonomo, il decreto mira a equiparare alcuni criteri di determinazione del reddito a quelli usati per il reddito di impresa, introducendo semplificazioni e razionalizzazioni. Queste nuove regole si applicano ai redditi di lavoro autonomo generati dopo l'entrata in vigore del decreto, portando a una maggiore coerenza nei criteri di calcolo del reddito per diversi tipi di attività lavorativa.
Queste modifiche sono state introdotte per favorire una maggiore chiarezza e coerenza nelle normative fiscali, con l'obiettivo di semplificare le procedure e renderle più trasparenti per i contribuenti.
Per i professionisti, il decreto introduce la neutralità fiscale per le aggregazioni professionali, consentendo il conferimento di attività in una società senza generare plusvalenze o minusvalenze. Inoltre, si stabilisce che l'applicazione del coefficiente di ammortamento per i beni strumentali sarà ridotta alla metà nel primo periodo d'imposta per agevolare la deducibilità delle spese.
Le regole riguardanti i canoni di locazione finanziaria e gli ammortamenti per beni strumentali subiscono delle modifiche, consentendo la deducibilità in base alla durata del contratto o secondo i coefficienti stabiliti. Viene inoltre introdotta una deducibilità del 50% per specifiche spese relative all'utilizzo di immobili promiscui.
Il decreto si propone di semplificare le regole fiscali per i professionisti, agevolando la gestione delle spese e degli investimenti. Le modifiche mirano a fornire chiarezza e coerenza nel trattamento fiscale di diverse situazioni, facilitando la creazione di nuove strutture professionali e promuovendo la crescita degli studi. Sono state introdotte anche regole specifiche per l'ammortamento di beni strumentali e altre disposizioni per agevolare gli adempimenti fiscali dei contribuenti interessati.