Dichiarazione fiscale falsa: non è possibile rettificare i dati dopo la segnalazione del Fisco
Non è possibile rettificare una dichiarazione fiscale dopo l’avviso del Fisco, altrimenti il contribuente sarebbe indotto a dichiarare il falso riservandosi di procedere alla dichiarazione corretta solo se «scoperto»

La Cassazione ha stabilito che è vietato modificare una dichiarazione fiscale dopo un accertamento dell'Agenzia delle Entrate riguardante un'omissione contributiva.
In una specifica situazione, in seguito alla ricezione di un avviso di accertamento che correggeva la dichiarazione dei redditi per recuperare le imposte non versate relative alla pensione dalla Cassa Nazionale Forense, il contribuente ha contestato l'avviso, chiedendo di apportare ulteriori modifiche ai dati e di presentare una nuova dichiarazione. Tuttavia, i giudici di prima istanza hanno respinto la richiesta del legale, che ha quindi presentato ricorso alla Cassazione.
La Cassazione ha sottolineato che una volta eseguito un controllo fiscale, la dichiarazione non può essere corretta poiché la pretesa è diventata definitiva e non può essere più cambiata. I Giudici hanno specificato che è consentito correggere dati errati direttamente durante la compilazione della dichiarazione, ma non è consentito farlo successivamente all'accertamento, poiché permettere una modifica tardiva andrebbe contro le normative riguardanti le dichiarazioni fiscali. Ciò perché il contribuente potrebbe essere spinto a fornire informazioni errate o a omettere parti dei propri redditi, con l'intenzione di correggere successivamente solo dopo essere stato "scoperto".
Basandosi su tali argomentazioni, la Cassazione ha rigettato il ricorso.