Condanna confermata: cane strozzato dalla catena, nessuna sospensione condizionale della penaCondanna confermata: cane strozzato dalla catena, nessuna sospensione condizionale della pena

Un uomo è stato condannato per aver lasciato il suo cane legato in modo pericoloso, causando il suo strozzamento. La Corte di Cassazione ha respinto le sue obiezioni e confermato la multa di 5.000 euro e il risarcimento di 3.000 euro all'Ente Nazionale per la Protezione degli Animali. Nonostante una discrepanza tra la condanna e la legge, la Cassazione ha ritenuto la sentenza corretta e ha negato la sospensione condizionale della pena a causa della gravità dell'atto dell'imputato e del rischio di recidiva

Condanna confermata: cane strozzato dalla catena, nessuna sospensione condizionale della penaCondanna confermata: cane strozzato dalla catena, nessuna sospensione condizionale della pena

Il proprietario di un cane che, a causa dell'assenza di moschettoni rotanti, è stato lasciato legato a una catena che ha causato lo strozzamento dell'animale risponde alla contravvenzione prevista dall'articolo 727 del Codice Penale. Tale comportamento potrebbe comportare il diniego della sospensione condizionale della pena, specialmente se il cane è stato abbandonato in condizioni estreme di sofferenza.

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 38792 del 2024, ha respinto tutte le obiezioni dell'uomo condannato a una multa di 5.000 euro e al pagamento di 3.000 euro alla parte civile costituitasi, l'Ente nazionale per la protezione degli animali.

Il ricorrente contestava una presunta condanna illegale e il rifiuto della sospensione condizionale, sostenendo di essere incensurato. Sebbene vi fosse una discrepanza tra la sentenza di dieci mesi di reclusione e 300 euro di multa e la normativa che prevede l'arresto o l'ammenda per l'abbandono di animali domestici, la Cassazione ha constatato che nella sostanza la condanna era in linea con l'applicazione dell'ammenda, respingendo quindi il ricorso.

I giudici della Cassazione hanno confermato il diniego riguardante la sospensione condizionale, ritenendo giustificato il rifiuto. La gravità del comportamento dell'imputato, che ha esposto l'animale al sole e lo ha tenuto legato per giorni con una catena inadeguata per un cane di grossa taglia, ha portato alla decisione di negare il beneficio della sospensione condizionale della pena, considerando anche il rischio di una possibile recidiva.

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